L’intervista: Isabella, tra Masters Program e Conservatorio

Testimonianze: Isabella, volontaria e studentessa del Masters Program all’Istituto Lama Tzong Khapa. 

Isabella, sei la più giovane studentessa iscritta al Masters Program residenziale di sei anni. Si tratta di una scelta maturata da tempo o di un colpo di fulmine?

– E’ stata una scelta molto veloce. Mi trovavo qui in Istituto da poco tempo come volontaria con il compito di supporto per le registrazioni audio degli insegnamenti. Il Ven. Ghesce Tenzin Tenphel aveva sostituito quel giorno il Ven. Ghesce Jampa Gelek, il titolare del corso del Masters Program che si trovava in India, e stava spiegando i venti Sangha. Ho provato ascoltandolo una felicità immensa. Sono uscita che avevo i brividi e piangevo. Ho subito chiesto a Ghesce Thenphel il permesso di fare il Masters Program, poi quando Ghesce Gelek è tornato dall’India l’ho chiesto anche lui, ufficialmente. Lui è rimasto un po’ stupito, ma la cosa gli ha fatto molto piacere. Ghesce Gelek è adesso il mio Maestro.

– Come hanno accolto i tuoi genitori questa scelta? Ne hai anche parlato ai tuoi amici o compagni di scuola?

– Mia mamma è buddhista ed è stata subito felicissima della mia scelta. Mio papà ci ha messo un po’ più di tempo, ma è contento anche lui. Per lui conta anche il fatto che continuo i miei studi al Conservatorio. Tutti i miei amici sanno della mia scelta, e ho sentito solo commenti positivi. I miei vecchi amici del liceo sono venuti a trovarmi in Istituto e diversi hanno assistito al corso di memorizzazione tenuto dal direttore Filippo Scianna. Sono stati contenti ed hanno detto che torneranno.

Lama Yeshe Stupa

Isabella allo Stupa dedicato a Lama Yeshe, fondatore dell’Istituto Lama Tzong Khapa

– Come ti sei organizzata per lo studio?

– Ho dovuto fare una scelta di priorità. Finirò quindi prima il Masters, e poi, con un po’ di ritardo, il Conservatorio.

– Tra cinque anni, forse sei anni se decidi di fare il ritiro di un anno di fine Masters, avrai concluso il programma. Hai già dei piani per il futuro?

– Ghesce Gelek mi ha suggerito di studiare il tibetano per diventare traduttrice. Però mi piace anche il campo della musica. Chissà se riuscirò a conciliare Buddhismo e musica. Forse cantando i mantra …

– Diresti che rispetto ai tuoi coetanei sei in controcorrente, o piuttosto un precursore audace che ha scelto di realizzare una tendenza latente in molti?

– Vedo che i miei coetanei sono trasportati dai ritmi della società. La scuola, l’università, il lavoro e la carriera. In questo senso sono sicuramente controcorrente. Penso di essere stata influenzata presto, a 12 anni dal mio professore d’arte, che era buddhista. Mi sentivo a disagio a seguire i canoni tradizionali. Mi chiedevo: perchè questa scuola dell’obbligo, non ci sono alternative?

– A chi consiglieresti di seguire le tue orme o cosa consiglieresti a chi lo vuole fare?

– A chi lo consiglierei? A tutti! Questi studi danno una consapevolezza enorme. La scuola non dà il tempo di esplorare la propria mente.
A chi vuole studiare il Masters consiglio di farlo con mente aperta, di gioire della fortuna che abbiamo e della felicità che si prova leggendo i testi e ascoltando i Maestri. Vedrà che potrà finire il Masters felice e con leggerezza.

Informazioni relative al Masters Program: http://www.iltk.org/programmi-studio/masters-program/?lang=it

Intervista a cura di Paolo Sala