Tutti i fenomeni composti sono impermanenti;
Tutti i fenomeni impuri sono dukkha – insoddisfacenti oppure nella natura della sofferenza;
Tutti i fenomeni sono vuoti e privi di un sé;
Il Nirvana è vera pace.
Uno dei fattori principali che ci causa difficoltà nella nostra vita e perciò nell’esistenza ciclica è che noi stessi come pure tutto quello che ci circonda è impermanente. Qualunque cosa apprezziamo come fonte di felicità – il nostro corpo, possedimenti, amici e parenti, reputazione e stato sociale, onore e stima – tutto ciò sorge in funzione di cause e condizioni e, in quanto nella loro natura, cambiano.
Se riflettiamo profondamente sulla loro natura, che le cose cambiano e nessuno può fermarlo, arriviamo alla comprensione che qualunque godimento, rapporto, successo e abilità che abbiamo nell’esistenza ciclica non durerà a lungo. Anche se ora disponiamo di queste cose, in quanto impermanenti per natura, non ci possiamo fare affidamento o averne fiducia. Non hanno l’abilità di procurarci una felicità duratura o portarci reale tranquillità. Questi fenomeni transitori dell’esistenza ciclica costituiscono gli oggetti in relazione ai quali sperimentiamo sofferenza. La nostra sofferenza tuttavia non è a cause degli oggetti e persone che incontriamo bensì radicata nell’ignoranza, la principale afflizione che causa l’esistenza ciclica.
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