La vita ci interpella costantemente sulla grande questione della morte e del morire.
A volte cerchiamo di evadere la domanda implicita nella nostra stessa esistenza: ossia il fatto che se c’è un nascere – che ci ha collocati in questa scena del mondo – c’è anche un perire; altre volte non possiamo fare a meno di soffermarci a riflettere su tali evidenze; altre ancora ci si incontra faccia a faccia con la sofferenza di qualcuno che ci è caro e che sta attraversando il tempo di una malattia molto grave, o che è prossimo alla morte, o che è già venuto a mancare. Allora quello è il momento nel quale sentiamo che non possiamo più sottrarci alla Consapevolezza della morte. E possiamo decidere, con Coraggio Compassionevole, di entrare un poco più in confidenza con il processo del morire. Iniziare a familiarizzare con certi contenuti, che sono fatti di intimità con noi stessi, prima ancora che con la morte. Silenziose tessiture che trasformano esperienze di dolore, angoscia e vuoto, in trame di significato prezioso, proprio perché a lungo lavorate.
Il Percorso, articolato in sette moduli residenziali, offre l’opportunità di incamminarsi nel viaggio di esplorazione di paure, pregiudizi, sensazioni di solitudine ed esclusione – correlate a idee o esperienze relative alla malattia grave e alla morte – al fine di condividerle, comprenderle e superarle. Vogliamo vivere intensamente per farci trovare vivi dalla morte. Il modo migliore che abbiamo per farlo è quello di prendere la Morte come Maestra di Vita, perché ha molto da insegnare: ci sprona a stare nel qui e ora, cogliendo la ricchezza di ogni singolo momento, evento, occasione, incontro; ci sveglia dal sonno della vita ordinaria fatta di frastuoni e urgenze… che ci allontanano da ciò che è davvero importante; ci ricorda chi autenticamente siamo; ci induce a lasciare andare ciò che deve fluire.
Per i dettagli di tutto il percorso accedere a https://www.iltk.org/altre-attivita/dare-protezione/
Più familiarizziamo da vivi, con essa, tanto più restiamo vivi fino alla fine.