Nella nostra psiche esistono meccanismi dinamici che conducono a stati di felicità o di sofferenza. Essi vengono espressi dai miti, e a livello individuale si manifestano attraverso i sogni e con la produzione di immagini spontanee. Una delle funzioni della psiche è proprio quella di poterle contemplare, e se si tratta di immagini positive la psiche ne trae beneficio, ispirazione e un’attivazione di risorse.
Nel buddhismo tantrico di derivazione tibetana, è caratteristica la modalità di visualizzare rappresentazioni pure del corpo di un Buddha, focalizzandosi su di esse con concentrazione profonda. Ogni forma incarna aspetti della mente illuminata (quella che ha raggiunto la completa e perfetta maturazione), e va ad attivare aspetti particolari delle nostre stesse qualità interiori.
In questo ciclo prenderemo in considerazione quelle dell’energia compassionevole, della saggezza, del potere abile e benefico, dell’attitudine e del’azione altruistica, rappresentate rispettivamente da Avalokiteshvara, Manjushri, Vajrapani e Tara, laddove quei fondamentali fattori-funzioni psichici sono presenti archetipicamente e a livello ordinario in ogni individuo, regolandone la capacità di adattamento all’ambiente e alle relazioni.
E proprio dal riconoscerne e potenziarne la carica energetica positiva, attraverso tecniche di consapevolezza, di contemplazione, e di ‘giochi’ psicologici, si acquisirà la possibilità di una loro proficua utilizzazione in una prospettiva di autoguarigione psichica e di evoluzione interiore.