La Meditazione Vipassana (dal Sanscrito Vipasyana) è uno strumento per mutare la mente ed i suoi atteggiamenti e si suddivide in due parti che si compenetrano e supportano come le ali durante il volo: quella concentrativa (Samatha) e quella di visione profonda (vipassana).
Meditare significa educare la mente, promuovendone attraverso la presenza mentale le migliori qualità. Il presupposto teorico della filosofia Buddhista (da cui deriva la meditazione Vipassana) afferma che la mente è equiparabile ad un filtro attraverso cui osserviamo e sperimentiamo la realtà. Educare la mente significa sviluppare amore e saggezza attraverso un percorso atto a mantenere consapevolezza e presenza mentale, che parte dall’acquietare la mente e arriva allo sviluppo di una visione profonda della realtà. Il contesto socio culturale in cui si è immersi ci induce spesso a pensare che la mente sia statica, connotata da caratteri e da stati dell’essere, mutabili sono con grandi sforzi cognitivi. La meditazione è un mezzo per dimostrare il contrario. La mente ha una natura estremamente flessibile e duttile, libera da schemi cognitivi e capace di radicarsi in modo assoluto nel momento presente. La consapevolezza è la chiave per coltivare e sviluppare la mente. La pratica che si apprende è chiamata meditazione Vipassana o di Visione Profonda, e si basa essenzialmente sul mantenere la presenza mentale sui quattro campi dell’attenzione o della consapevolezza:
1- Corpo o Materia
2- Sensazioni
3- Mente (processi o stati mentali)
4- Formazioni mentali (contenuti della mente, oggetti e fenomeni mentali).
Questi quattro fondamenti della consapevolezza fanno parte del campo esperienziale in cui l’uomo è immerso. Attraverso l’osservazione di questi campi dell’attenzione ci abituiamo a coltivare la consapevolezza in modo sempre più continuo, sia nella meditazione in posizione seduta (che rappresenta un esercizio, un allenamento), che nella vita quotidiana (che è il campo di applicazione più appropriato della meditazione).
Il punto fondamentale è che sviluppando una consapevolezza sempre più continua, precisa, dettagliata e profonda possiamo comprendere la vera natura dei fenomeni fisici e mentali. Ogni fenomeno è caratterizzato dall’ impermanenza, e da una natura insoddisfacente, priva cioè di sostanzialità. Tutti i fenomeni facenti parte del nostro campo esperienziale mancano di sostanzialità, di un’essenza, di un sé permanente a cui si possano imputare determinate qualità in modo permanente. Tale comprensione è ciò che viene chiamata Visione Profonda della Vera Natura o della Realtà, da ciò sorge la saggezza e la compassione che portano alla Liberazione.
Lo scopo del ritiro è:
• Apprendere le basi della Meditazione Vipassana, al fine di favorire la pratica autonoma dei
partecipanti.
• Sperimentare gli effetti della presenza mentale, applicata in modo continuativo per un periodo
relativamente lungo.