Altro che Lilly e il Vagabondo, dolci, geniali e con una morale di ferro: i cani sono intelligenti, certo, ma non sono umani, non pensano come noi. Non ci obbediscono solo per compiacerci, non passano per primi dalla porta per dominarci, e non rosicchiano i mobili per dispetto: semplicemente, seguono altre regole. Vivono in una cultura, la nostra, che spesso non capiscono. Inutile tentare di addestrarli punendo “gli errori” o “i capricci”. Se “sbagliano”, è perché sono guidati dall’istinto o disorientati, non perché vogliano farcela pagare. La ricetta migliore per farsi ascoltare?
“Nella mente del tuo cane” offre le chiavi per interpretarne la complessa psicologia,
leggere nel loro pensiero e parlare il loro stesso linguaggio.
Un testo aggiornato sulle più importanti ricerche cognitive
nell’ambito del comportamento canino e allo stesso tempo accessibile,
ricco di consigli pratici per la vita di tutti i giorni, per chi ama i cani e vuole aiutarli
a esprimere tutto il loro potenziale.
Le emozioni animali non solo ci danno lezioni su amore empatia e compassione, ma ci impongono di rivedere radicalmente il nostro modo di interagire con il mondo animale, sfruttato e dominato dall’uomo per millenni.
Bekoff ci presenta una sapiente miscela di gioia, empatia, afflizione, imbarazzo, rabbia e amore espresse dagli animali e riporta i risultati delle più recenti ricerche scientifiche che ne confermano l’esistenza, del resto già evidente a chi ha quotidianamente a che fare con gli animali.
Ricco di esempi, principi e consigli pratici per avvicinarsi
all’approccio che sta rivoluzionando il mondo cinofilo…
“Gioco! Giochiamo! Cioè ti alzi dal divano e metti da parte le preoccupazioni.
Il gioco ti cambia l’espressione del viso. I tuoi problemi si allontanano e li vedi più piccoli e meno seri!”
Ecco cosa ti direbbe il tuo cane se potesse parlare.
In questo libro troverai in ogni pagina un buon motivo per imparare a giocare con lui.
In che senso imparare? Innanzitutto perché apparteniamo a specie diverse,
abbiamo linguaggi differenti e quindi per giocare insieme senza creare fraintendimenti dobbiamo prima capirci.