Presentazione dell’argomento
I Tre Principali Aspetti del sentiero furono scritti per Tsakho Ngawang Drakpa, per istruirlo sul modo corretto di praticare il dharma. Je Tzonkhapa gli disse “Se segui le mie istruzioni, ti guiderò in tutte le tue vite e quando raggiungerò l’illuminazione, sarai il primo a cui darò insegnamenti”.
Questo testo ripercorre le tappe del sentiero verso l’illuminazione focalizzando l’attenzione sulle cause che servono per percorrerlo dall’inizio alla fine:
la “Rinuncia” alla sofferenza,
la “Mente dell’Illuminazione”
e la “Saggezza” che realizza la realtà dei fenomeni.
Questi sono tre argomenti che sono alla base della pratica buddhista, in particolare della pratica del Grande Veicolo, il Mahayana.
Il venerabile Ghesce Jampa Gelek offrirà una spiegazione del testo e di come meditarlo perché possa diventare uno strumento utile per analizzare la prospettiva con cui vediamo il mondo e magari per poterla migliorare.
L’autore
Je Tsongkhapa Lobzang Drakpa (1357 – 1419) (letteralmente: L’Uomo della Valle delle Cipolle) fu un famoso maestro del buddhismo tibetano, le cui attività condussero alla formazione della scuola Gelug. È noto anche con il suo nome di ordinazione Lobsang Drakpa (blo bzang grags pa) o semplicemente come Je Rinpoche (rje rin po che).
Tsongkhapa udì gli insegnamenti di Buddha da maestri di tutte le tradizioni buddhiste tibetane, e ricevette i lignaggi trasmessi nelle migliori scuole.
La sua principale fonte d’ispirazione fu la tradizione Kadampa, l’eredità di Atiśa. In base all’insegnamento di Tsongkhapa, le due caratteristiche distintive della tradizione Gelug sono:
l’unione di Sutra e Tantra, e
l’enfasi di Vinaya (il codice morale della disciplina).
Nato nel 1357 in una famiglia nomade nella provincia di Amdo, Tsongkhapa ricevette l’ordinazione da laico all’età di tre anni dal 4º Karmapa, Rolpe Dorje, e gli fu attribuito il titolo Kunga Nyingpo (kun dga’ snying po).
All’età di sette anni prese l’ordinazione da novizio da Choje Dhondup Rinchen (chos rje don ‘grub rin chen) e gli fu dato il nome Lobsang Drakpa (blo bzang grags pa). Fu in questa precoce età che fu in grado di ricevere i conferimenti delle facoltà di Heruka Chakrasamvara, Hevajra e Yamantaka, tre delle più importanti divinità colleriche del buddhismo tibetano, nonché di recitare moltissimi Sutra, dei quali il non meno importante era Manjushri-nama-samgiti. Sarebbe divenuto un grande studente del Vinaya, la dottrina del comportamento, e in seguito perfino dei Sei yoga di Naropa, del Tantra Kalachakra e dell’acclamata pratica del Mahāmudrā. All’età di 24 anni Tsongkhapa ricevette l’ordinazione a monaco regolare (sanscr. Bhikshu, tib. Gelong) nella tradizione Sakya.
Da Zhönnu Lodrö (gzhon nu blo gros) e Rendawa (red mda’ pa) ricevette il lignaggio del Pramanavarttika trasmesso da Sakya Pandita. Padroneggiò tutti i corsi di studio al Monastero di Drikung Kagyu nel Tibet centrale, un importante centro Kagyü, e viaggiò estesamente alla ricerca della conoscenza, studiando con più di 100 maestri di tutte le tradizioni buddhiste esistenti tutti gli argomenti della dottrina, compreso lo Dzogchen.
Tsongkhapa, che era considerato da molti come un’emanazione di Atiśa, ricevette i lignaggi Kadam, e studiò i principali Tantra Sarma (i Tantra della “Scuola della Nuova Traduzione”) sotto i maestri Sakya e Kagyü e il suo principale maestro Dzogchen fu Lodrak Drupchen Kekyi Dorje, noto anche come Namkha Gyaltsen.
In aggiunta ai suoi studi, fu impegnato in lunghi ritiri di meditazione. Si ritiene che abbia eseguito milioni di prostrazioni, offerte maṇḍala e altre forme di pratiche di purificazione. Tsongkhapa ebbe spesso visioni delle divinità meditative e specialmente di Mañjuśrī, con il quale, secondo la tradizione, avrebbe comunicato direttamente per chiarire alcuni difficili punti delle scritture.
Fu un efficace maestro del buddhismo tibetano e divenne una figura dominante tra i suoi pari come pure tra i suoi studenti. Molti dei suoi insegnanti alla fine si unirono a lui come studenti, come Rendawa, Umapa, il Nyingma Lama Lhodrak, insegnandosi e onorandosi a vicenda. Venerato per la sua forte influenza, la sua compassione e la sua saggezza, Tsongkhapa è considerato come un secondo Buddha.
Il testo:
Mi prostro ai lama insigni e virtuosi.
[1] Farò del mio meglio per esporre
Il significato essenziale di tutti gli insegnamenti dei Vittoriosi,
Il sentiero lodato dagli eminenti figli dei Vittoriosi,
La via d’accesso dei fortunati che desiderano la liberazione.
[2] Voi che siete fortunati,
Non essendo attaccati ai piaceri dell’esistenza
Vi sforzate affinché le libertà e le ricchezze abbiano significato
Affidandovi al sentiero che compiace il Vittorioso:
Ascoltate con mente chiara.
[3] Senza la pura emersione definitiva non c’è modo di pacificare
Il desiderio per l’ottenimento delle felicità dell’oceano dell’esistenza;
Inoltre, provando desiderio per questa, gli esseri sono completamente legati:
Quindi, prima di tutto, ricerca l’emersione definitiva.
[4] Libertà e ricchezze sono difficili da ottenere e nella vita non c’è tempo da perdere:
Meditando su questo, le fantasie per questa vita cesseranno;
Quando rifletti ripetutamente sull’infallibilità delle azioni e alle sofferenze del samsara,
Le fantasie per le vite future cesseranno.
[5] Meditando in questo modo, l’attrazione per i godimenti del samsara
Non nascerà neppure per un istante
E quando continuamente, giorno e notte, sorgerà la mente che ricerca la liberazione,
Quello è il momento in cui si è generata l’emersione definitiva.
[6] Anche se hai sviluppato tale emersione definitiva,
Se non è unita alla pura generazione della mente
Non può diventare la causa della felicità perfetta dell’insorpassabile illuminazione.
Perciò, coloro che sono intelligenti generano la suprema mente dell’illuminazione.
[7] Trascinati dalla corrente dei quattro fiumi tumultuosi,
Legati dai vincoli stretti delle azioni così difficili da contrastare,
Intrappolati nella gabbia di ferro dell’afferrarsi al sé,
Completamente avvolti dalle fitte tenebre dell’ignoranza,
[8] Si nasce e si continua a rinascere senza fine nell’esistenza
Tormentati incessantemente dalle tre sofferenze:
Pensando che le madri si trovano in queste stesse condizioni,
Genera la mente suprema.
[9] Se manca la saggezza che realizza la realtà ultima,
anche se si sono coltivate l’emersione definitiva e la mente dell’illuminazione
Non si potrà tagliare la radice dell’esistenza;
Perciò, impegnati nel metodo per realizzare l’origine interdipendente.
[10] Colui che ha visto la totale infallibilità di causa ed effetto
Di tutti i fenomeni del samsara e nirvana,
E per il quale il referente è svanito,
E’ colui che è entrato nel sentiero che compiace i Buddha.
[11] Fino a quando la comprensione delle apparenze, l’infallibile origine interdipendente,
E quella della vacuità priva di opinioni
Appaiono come due comprensioni separate
Non avrai ancora realizzato l’intenzione del Capace.
[12] Nel momento in cui sono simultanee, senza alternanza,
Al solo vedere l’infallibilità dell’origine interdipendente
Tale certezza distrugge tutti i modi di concepire gli oggetti:
Ecco che l’analisi della visione sarà completa.
[13] Inoltre, se comprenderai che le apparenze eliminano l’estremo dell’esistenza,
Che la vacuità elimina l’estremo della non-esistenza,
E il modo in cui la vacuità appare in cause ed effetti,
Non sarai preda delle visioni degli estremi.
[14] Quando, in questo modo, avrai capito
I punti essenziali dei tre aspetti principali del sentiero,
Figlio mio, affidati alla solitudine, applicati con entusiasmo
E realizza presto la tua aspirazione di sempre.
Quanto detto fu insegnato dal glorioso Losang Drakpa, monaco completamente ordinato che ha un vasto ascolto, a Ngawang Dragkpa, ministro del distretto di Tsakho, Tibet.