Quando il nostro cuore è privo di nobiltà e coraggio è debole. Vive nel malessere, in preda alle emozioni afflittive; viene facilmente indispettito, è pieno d’orgoglio, risentimento, inimicizia, desiderio di vendetta, rancore e odio.
Nell’accudire il nostro cuore ci rendiamo conto che gran parte delle nostre difficoltà nascono nel momento in cui siamo incapaci di perdonare e di lasciare andare. La sofferenza che ne deriva proviene da una rigidità, una durezza, una chiusura, una paura di fondo che ostacola la comprensione e l’amore.
La pratica meditativa di Metta (benevolenza/gentilezza amorevole) nell’ambito del lavoro interiore è specificamente rivolta a guarire il nostro cuore che molto spesso è diviso, in dissidio con se stesso e il mondo in quanto soggetto a un turbinio psichico caratterizzato dalle sopraccitate emozioni e da pensieri contrastanti e negativi.
PERCHÉ UN RITIRO
Un ritiro di meditazione è un’esperienza molto ricca, sia per chi si è avvicinato da poco alla meditazione sia per chi è sul sentiero da più tempo.
Un ritiro permette un maggiore contatto con il proprio mondo interiore, anche attraverso il distacco temporaneo dalle proprie abitudini.
Ciò può essere di grande aiuto per un approfondimento della pratica meditativa che spesso nella quotidianità non è possibile.
Nel corso del ritiro alterneremo la meditazione seduta alla meditazione camminata a momenti d’istruzioni ed insegnamenti.
Nel corso del ritiro è richiesto il “Nobile silenzio”.
Il telefono cellulare potrà essere usato solo in caso di reale bisogno.
Chi ne farà richiesta potrà parlare con il Maestro Mario Thanavaro.
COSA PORTARE
Una torcia, una sveglia, abiti, scarpe o sandali comodi da tenere solo all’interno del centro (in caso di pioggia). Effetti personali.