Fall Debate School: il primo programma di dibattito intensivo in inglese a Sera Jey in collaborazione con l’Istituto. La testimonianza di Daria Missori

A novembre del 2022, alcuni studenti del programma di La Logica e il Dibattito dell’Istituto hanno avuto l’eccezionale opportunità, dal 24 novembre al 24 dicembre, di recarsi in India per partecipare al primo programma di dibattito intensivo in inglese, della durata di un mese presso il monastero di Sera Jey.
L’evento organizzato dall’Università Monastica di Sera Jey in collaborazione con l’Istituto Lama Tzong Khapa ha offerto l’occasione di immergersi nell’apprendimento dell’abilità del Dibattito di Nalanda, che favorisce il pensiero creativo e la logica, portando a una più chiara comprensione di se stessi, della propria mente e del mondo.
Abbiamo chiesto la collaborazione di Daria Missori, una studentessa coinvolta nell’evento che ci ha offerto la sua preziosa disponibilità nel darci la sua testimonianza una volta rientrata in Italia.
La ringraziamo di cuore per questo bellissimo articolo che vi invitiamo a leggere.

Il Fall Debate 2022 è Il primo programma di dibattito intensivo di un mese organizzato dal monastero di Sera Jey in India in collaborazione con l’Istituto Lama Tzong Khapa, dal 24 Novembre al 24 Dicembre 2022.

È la prima volta che un gruppo di monaci e laici provenienti da tutto il mondo sono invitati a studiare e praticare questa disciplina nella prestigiosa Università Monastica dove molti dei nostri eccellenti maestri hanno studiato.

Essere tra le 27 persone giunte qui da ogni parte dall’Europa, dall’America, dall’Australia e dall’Asia è un onore ed un’opportunità preziosa che alimenta in me i passi del mio conoscere verso un orizzonte più ampio di consapevolezza che mi fa crescere insieme agli altri partecipanti del corso.

Al nostro arrivo, varcata la soglia dell’ insediamento tibetano di Bylakuppe (il secondo nel mondo per estensione dopo quello di Dharamsala dove risiede Sua Santità il Dalai Lama), siamo stati accolti nella Tashi Choeling dal Ven. Donyo, che con il suo impegno, disponibilità e gentilezza ha reso possibile questo ritiro intensivo.

Girando i primi giorni per le strade polverose non ho potuto non pensare alla tragedia dell’invasione del Tibet e della persecuzione religiosa che ha causato tanta sofferenza umana da oltre 60 anni, costringendo un’intera popolazione ad abbandonare la sua terra e rifugiarsi in India.

Sera Jey Monastic University, come tante altre, nasce per preservare la cultura di pace tibetana basata sugli insegnamenti buddhisti di non violenza e di rispetto.

Per tutti noi che siamo giunti qui da lontano per studiare lo scopo principale è quello di migliorare la nostra capacità logica e di dibattito, e rendere la nostra mente più elastica ed aperta al confronto. Facendo emergere gli errori di ragionamento piano piano si impara ad essere meno attaccati ai propri punti di vista, mettendone in luce errori e contraddizioni. Questo non solo per noi stessi, per avere una vita più in pace e serena, ma per poter essere di beneficio anche agli altri esseri senzienti portando più gentilezza e compassione.

Ma è evidente fin da subito che questa esperienza non avrà solo questo effetto, ma cambierà profondamente ognuno di noi in modo unico, mettendolo nella posizione di dover uscire dalla propria comfort zone ed affrontare i propri limiti ogni giorno.

La cultura differente, la mancanza delle comodità alle quali siamo abituati in Occidente, ma anche delle “distrazioni” con le quali riempiamo le nostre giornate, ci costringono a guardarci dentro, a fare i conti col silenzio e con noi stessi.

Personalmente ho avuto anche l’ostacolo del dibattere e comunicare in inglese, cosa che mi ha portato tanta frustrazione specialmente all’inizio perché a volte facevo davvero molta fatica a capire. D’altronde se facciamo soltanto le cose in cui siamo bravi e a nostro agio, non saremo mai diversi da quello che siamo adesso. E quindi, incoraggiata anche dai racconti di chi aveva avuto difficoltà simili se non maggiori, non mi sono arresa ma sono andata avanti. E questo è stato uno dei tanti insegnamenti ricevuti.

Le giornate a Sera Jey sono scandite dalla memorizzazione mattutina delle definizioni, dal dibattito prima di pranzo, dalle lezioni tenute dal Ven. Donyo e dalla nostra Ven. Kunsang per concludersi col dibattito serale e le preghiere.

È un emozione indescrivibile quella di praticare per un mese proprio come fanno tanti monaci nel corso di studi che durano 20 anni. Ci alziamo presto come loro, e come loro camminiamo su e giù davanti alle nostre camere col libro aperto in mano per studiare. Nel cortile di Sera Jey pratichiamo il dibattito a coppie o in gruppo, e fatichiamo a sentirci l’un altro tante sono le voci che si accavallano. Si dibatte anche animatamente, ma una volta terminato il dibattito ci si sorride e si è tutti amici. Perché lo scopo non è dimostrare la propria bravura o vincere. Ma aiutarci in questo cammino verso una migliore comprensione della reale natura dei fenomeni. 

Mi sono commossa più volte passeggiando per le strade e vedendo la serenità e la dignità con la quale le persone ti salutano pur versando in condizioni che in Italia sarebbero considerate di grande povertà. Noi occidentali abbiamo molto più del necessario ma ci affanniamo in continuazione per rincorrere cose inutili dimenticando ciò che conta realmente.

Qui fai pace con le piccole cose.
Noti i cambiamenti nell’albero che incontri ogni mattina passeggiando per meditare.
E che ti sussurra l’impermanenza.
Ti riempi gli occhi di amore guardando i bambini giocare per le strade con i piedi scalzi, le mani vuote ed un sorriso dipinto sulle labbra. Perché la loro ricchezza è nello stare in quello che c’è. 

Uomini ed animali convivono in tranquillità. Nella totale accettazione gli uni degli altri. Tanto che mucche e capre circolano per le strade tra persone e mezzi di trasporto che le schivano con maestria, ed i cani entrano nei bar e negli ospedali come se fossero clienti abituali.

Impari a non infastidirti per il rumore dei clacson che tutti sembrano usare senza troppo criterio, e dello smog che avvolge ogni cosa di grigio.

Alla fine non fai più caso neppure allo sporco che regna un po’ ovunque e che qui è normalità. 

Capiremo soltanto tornati a casa nei mesi successivi quanto questa esperienza ha portato nella nostra vita. Quello che so è che stiamo piantando nelle nostri menti un piccolo seme di Dharma che prima o poi darà i suoi frutti.

E per questo ringrazio il Sera Jey Monastic University,  l’Istituto Lama Tzong Khapa, il Ven. Donyo per il suo eccellente lavoro di organizzazione; la Ven. Kunsang che ci ha incoraggiate a non arrenderci ai primi ostacoli e ci ha sostenute prima e durante il corso con le sue parole gentili, il Ven. Namjong, il Ven. Gache ed il Ven. Jampa Sherab e tutti i monaci che si sono offerti di accompagnarci e guidarci in questi giorni.

E ringrazio tutti i compagni di questo incredibile viaggio per la loro voglia di mettersi in gioco, e perché ognuno col suo colore ha aggiunto un tassello importante verso una più profonda comprensione delle cose.
Daria Missori

Per maggiori informazioni sul programma di studio La logica e il dibattito:
https://www.iltk.org/programmi-studio/logica-e-dibattito/