Liberation Prison Project lancia il brano musicale Guardarsi Dentro

LIBERATION PRISON PROJECT
Guardarsi dentro
 “non siamo solo i nostri errori “

In occasione dell’anniversario della Liberazione, il 25 aprile, l’Istituto Lama Tzong Khapa ha il piacere di condividere il progetto di Liberation Prison Project (LPP), associazione che da anni offre percorsi di consapevolezza in carcere, che lancia il brano musicale Guardarsi Dentro composto dal cantautore, psichiatra e amico Gaspare Palmieri.

L’autore, che quotidianamente accompagna chi vive un disagio psicologico, si è ispirato alle testimonianze delle persone detenute e degli operatori che le incontrano.

Dal brano, con una melodia che conduce per mano fin dal primo ascolto, emerge il valore del testo dove si incrociano riflessione, senso di responsabilità, emozioni, consapevolezza e trasformazione.

Il valore della canzone sta nella sua universalità: chiunque ascoltandola si potrà facilmente identificare nella complessità del percorso di guardarsi dentro. Interessanti le analogie possibili tra le grate di un carcere e le gabbie mentali che talvolta hanno il potere di far sentire recluso chiunque e che spesso sono difficili da vedere e ancor più da affrontare.

In questo giorno importante LPP è lieta di offrire, attraverso il brano, un’occasione per riflettere e per far conoscere la propria attività.

Video musicale

Liberation Prison Project da oltre 12 anni offre percorsi di consapevolezza in carcere alle persone detenute e fuori a chi affronta la delicata fase del reinserimento in società. I principali gruppi attivi sono negli Istituti di Milano-Bollate, Monza, Brescia, Pavia, Lodi, Livorno, Alghero e a breve se ne aggiungeranno nelle carceri di altre quattro città italiane.
Il principio che sottende l’attività dell’Associazione è che nel luogo di detenzione sia possibile contribuire a lavorare su un piano introspettivo e dell’auto-trasformazione. L’ispirazione, del tutto laica, si radica nella filosofia di matrice buddhista come utile strumento di studio della mente.

Per contatti: segreteria@liberationprisonproject.it
Visita il sito web: www.liberationprisonproject.it

Gaspare Palmieri è un cantautore, psichiatra modenese. È cofondatore del progetto Psicantria (www.psicantria.it) di psicoeducazione attraverso le canzoni, con cui ha prodotto tre libri-CD per l’editore La Meridiana (uscirà a settembre il quarto dal titolo “Abitarsi. La Psicantria delle emozioni”). Ha prodotto tre CD solisti con il progetto Gappa (ww.gappa.it). Ha pubblicato due saggi per l’editore Arcana “Psicorock, storie di menti fuori controllo” (2016) e “Forse non sarà domani. Invenzioni a due voci su Luigi Tenco” (2017). È coautore insieme a Cristian Grassilli e a Francesco Guccini della canzone “Notti”, contenuta nell’album “L’Ultima Thule” (2012). È stato finalista al Musicultura Festival (edizione 2009), con il brano “Mio Fratello”. È tra i soci fondatori del centro Dharma Shala ASD (yoga, meditazione e mindfulness) di Modena.


Quando abbiamo proposto a Gaspare Palmieri, psicoterapeuta e amico di Liberation Prison Project, di fare una canzone dedicata al nostro Progetto, mai avremmo pensato che potessero esserci parole e musica più adatte per descrivere il nostro impegno associativo e per scattare una fotografia del momento in cui, con una scelta consapevole, ci diamo la possibilità di salire su quel treno in corsa che finalmente ci porta a diventare ciò che veramente decidiamo di Essere.

Guardarsi Dentro è dedicato a tutti coloro che hanno il coraggio di affrontare e andare a patti con i propri demoni.

Provo un grande sollievo ogni qualvolta ascolto o pronuncio la frase “non siamo solo i nostri errori” e una forza straordinaria quando penso che c’è un potenziale pronto lì dentro di noi che aspetta solo di essere accolto e abbracciato… [continua a leggere]

Il testo della canzone  Guardarsi dentro

Il testo della canzone  Guardarsi dentro
C’è il momento anche dopo un grande un errore

di incontrare una piccola occasione

c’è un tempo per fermarsi ad ascoltare

per pensare di cambiare direzione.

La mente come sai ci può ingannare

ma è un campo che possiamo coltivare

possiamo scegliere cosa annaffiare ogni secondo

e quante sono le ferite da curare, ho perso il conto.

Guardarsi dentro ha bisogno del suo tempo

guardarsi dentro tra un soffitto e un pavimento

scoprire che è prezioso anche il silenzio

e accorgersi di quello che è superfluo

guardati dentro, quando ti senti perso

e stai cercando qualche cosa di diverso

una luce o un tesoro ormai sommerso

guardati dentro, come guardi un universo.

E mentre tutto sembra senza uscita

sentirti libero diventa la tua sfida

dove trovi la forza per nuotare 

anche quando ti senti soffocare.

La consapevolezza è risvegliare

i demoni ti vengono a parlare

e la paura che ti insegue come un’ombra

respirando può volare via, come una colomba.

Guardarsi dentro ha bisogno del suo tempo

guardarsi dentro tra un soffitto e un pavimento

scoprire che è prezioso anche il silenzio

e accorgersi di quello che è successo.

Guardati dentro quando ti senti perso

e stai cercando qualche cosa di diverso

una luce o un tesoro ormai sommerso

guardati dentro, come guardi un universo

senti che bello questo vento, che soffia tutto il tormento.

Arriva il giorno che lasciando andare

anche la rabbia inizia a rallentare

e quell’angoscia che sentivi sempre addosso

si trasforma proprio come fece il rospo

che poi non siamo solo i nostri errori

aspettando di sbocciare come i fiori