Masters program: Puja di ringraziamento a termine del soggetto Madhyamaka

Martedì 4 dicembre gli studenti del Master Program, al termine del soggetto Madhyamaka, hanno offerto una “Puja di ringraziamento” per il Ven. Geshe Jampa Gelek, insegnante del Programma.

Con l’offerta della Lama Chopa con lo Tsog, gli studenti hanno voluto esprimere a Ghescela la loro gratitudine per la preziosa ed eccezionale spiegazione del Supplemento alla “Via di mezzo”.
La puja è stata anche una puja di lunga vita per Geshela.

Alcuni studenti hanno scritto una lettera o alcuni frasi dedicate sia al Maestro che allo staff, per ringraziarli degli insegnamenti ricevuti e del loro sostengo durante il programma di studio. Durante la lettura di questi testi si è creato un momento di intensa comunione e commozione. Per questo motivo abbiamo deciso di condividerle con voi.

Ricordiamo che il nuovo soggetto, che partirà il 29 gennaio 2019, è una rara opportunità per ricevere insegnamenti approfonditi sul Commentario alla cognizione valida di Dharmakirti e sullo studio della Tesoreria della conoscenza manifesta di Vasubandhu.
Sua Santità il Dalai Lama ha enfatizzato infatti, la grande importanza di studiare la Cognizione valida perché è un argomento che ci aiuta ad avere una maggior comprensione non solo degli argomenti buddhisti, ma anche di altri campi.

Le immagini della Puja sono visibili qui: https://www.flickr.com/photos/140688878@N02/albums/72157704404026815

Tashi Delek Ghesce Jampa Gelek,

Sei venuto qui fino dal lontano Tibet, lasciando indietro tutti i cigni (oche) guidati dal re dei cigni che potevi vedere nel tuo villaggio. Sei andato a Sera Je in India e dopo così tanti anni di studio e avversità sei venuto all’Istituto. Sei un esempio meraviglioso: insegni il Dharma con tutto il tuo cuore, doni così tanto che a volte sono seduta in classe senza essere in grado di realizzare davvero la gentilezza che stiamo ricevendo, giorno dopo giorno, instancabilmente. E ora tu, tu stesso, sei il re dei cigni che ci mostra la via.

È inconcepibile quanto siamo fortunati.

Con così tanta gentilezza Buddha Shakyamuni ha insegnato il Dharma e con così tanta gentilezza il Dharma è sopravvissuto fino a oggi grazie al continuo sforzo e pratica di grandi maestri come Chandrakirti, Lama Tsong Khapa, i 17 Pandita del Nalanda, Jetsunpa, Jamyang Shaypa, Gyalsab Je and Khedrup Tendawa che hanno affrontato così tante avversità per assicurarsi la sopravvivenza del Dharma in modo puro, ricordandoci di trovare il significato invece che le mere parole, solo per beneficiare gli esseri!

Tu sei, esattamente nello stesso modo, così gentile, preservando il Dharma insegnandolo a noi, esseri afflitti.

Noi non saremmo nulla in questa era se il Dharma non fosse uscito dal Tibet. Siamo ora in grado di avere sempre più accesso al Dharma grazie alla gentilezza di Sua Santità il Dalai Lama che continuamente enfatizza l’importanza dello studio e dell’analisi così come l’importanza di mettere il Dharma in pratica. Senza Lama Yeshe e il prezioso Lama Zopa Rinpoche, che hanno dedicato la loro intera esistenza al servizio di noi esseri afflitti, non avremmo l’opportunità di ricevere questi insegnamenti. Senza Ghesce Jampa Gyatso questo programma non esisterebbe. Senza ciascuno degli esseri che si trovano qui, senza eccezione, in questo Istituto, non saremmo in grado di essere seduti qui ora tutti insieme.

Iniziando dall’inizio, la famiglia Corona che ha offerto questo luogo, tutti coloro che hanno costruito questa casa, tutti gli animali che hanno sofferto per via di questo, tutti gli studenti del primo MP, molti dei quali ora stanno insegnando e sono diventati le cause affinché noi studenti siamo qui ora, senza tutto lo staff di quei tempi, così come lo staff di oggi, dal direttore Filippo, l’SPC Elisa, la didattica, Jeremy, Beatrice, la nostra mamma Ven. Tsultrim, tutti in segreteria. I nostri tutor: Sze Gee, Christian, Gabriele. Rita, che coraggiosamente hai messo così tanto impegno nel trasmettere gli insegnamenti, nell’aiutarci, così come Roberto e Tiziana senza i quali non avremmo accesso agli insegnamenti.
Aldo e Ngawang e tutte le persone in cucina. Non si può insegnare il Dharma a qualcuno che ha fame, vero?

Tutte le persone che puliscono, giorno dopo giorno, i giardinieri, Norbert che si prende cura che tutto funzioni, il team audio, Antonella, tutti i gatti e gli animali che forniscono agli esseri sostegno morale e tutte le persone che vengono qui, anche solo per un giorno, tre mesi o offrendo le loro intere vite a questo istituto. Senza ciascuno e ognuno, senza la gentilezza di ciascuno e ognuno, non saremmo qui oggi insieme a provare a rendere le nostre vite significative.

Per via di questa Gentilezza, per via di tutta questa incredibile inconcepibile gentilezza, troviamo noi stessi qui, in una condizione che per me, personalmente, è semplicemente troppo travolgente per comprendere quanta gentilezza è davvero coinvolta. Quindi, anche tutti voi che non siete stati menzionati, per piacere sentitevi toccati e dal profondo del mio Cuore – grazie !

E poi tu, amato Ghesce Gelek la, solo per forza della tua gentilezza dell’insegnare a noi il Dharma, tutti i desideri di tutti loro, Buddha Shakyamuni, tutti i grandi maestri del passato, i 17 Pandita del Nalanda, Lama Yeshe, Lama Zopa Rinpoche, Ghesce Jampa Ghiatso, e tutti i tuoi personali insegnanti come Choden Rinpoche e così via, così come tutti coloro che sono coinvolti nel fornirci l’opportunità di imparare da te, tutti i loro desideri sono realizzati e tu realizzi le nostre speranze, aiutandoci attraverso l’essere, tu stesso, il re dei cigli, che ci mostra la via!

Con infinita gentilezza tu pazientemente ascolti le nostre domande e i nostri dubbi e ci offri tutto nelle tue risposte. Anche se ci sono momenti in cui ci sentiamo persi, quando i dubbi sorgono, o onde di confusione, al solo vedere il tuo sorriso e occhi incoraggianti, ci riempie il cuore di gioia!
Pieni di concezioni errate giriamo su e giù come un secchio nel pozzo, pieni di visioni errate, ci impegniamo in azioni che sono dannose, ma per via della tua gentilezza, ci dai gli strumenti per finalmente iniziare a tagliare la corda che ci tiene legati alla nostra infelicità.

Quindi, ancora e ancora, nella nostra mente la domanda sorge: come posso io essere in grado di ripagare anche solo una frazione della tua gentilezza? Sembra come se non ci fosse altro da fare eccetto applicare la profondità e la vastità di ciò che hai condiviso con noi!

Ogni volta che mi sento persa, guardo te, che sei un meraviglioso esempio e sorge in me più chiarezza, tu che hai dedicato completamente il tuo tempo e il tuo impegno per migliorare i nostri sentieri spirituali, tu che ti assicuri che non seguiamo sentieri afflitti e tutto questo nonostante tu ameresti essere in Tibet in una profonda e lunga meditazione. Come sei gentile di scegliere di stare qui con noi, di guidarci, di aiutarci a trovare il nostro potenziale. Siamo così fortunati di averti qui, di ispirarci a essere all’altezza di quel potenziale.

Ci hai guidato attraverso gli insegnamenti delle 10 generazioni della mente dei bodhisattva. Ci hai insegnato giorno dopo giorno come usare entrambe le ali della compassione e della saggezza, al fine di volare allo scopo più elevato. Ci hai dato gli strumenti per cercare da soli, scrupolosamente, al fine di trovare che non c’è niente da trovare.E, tuttavia, in ogni momento, alla tua presenza, convenzionalmente troviamo sempre più significato alla nostra esistenza. Per piacere rimani con noi tanto quanto è necessario per realizzare quello scopo: finché ogni singolo essere senziente ha tratto beneficio, anche se il samsara è senza fine, per loro di raggiungere il loro potenziale più alto.

Prego affinché tu continuerai a guidarci con la tua saggezza e compassione.
Prego affinché vivrai a lungo e in salute.
Prego per tutti noi, di creare le cause di continuare a seguire il Dharma, di essere di costante sostegno, uno con altro.
Prego che tutti i vostri desideri siano realizzati.

Desidero essere in grado di fare forti promesse e preghiere ma l’unica promessa onesta che posso fare è che non mollerò mai, e questa è l’unica piccola cosa che ho da offrire in paragone a quello che tu offri in ogni momento. Allo stesso modo in cui io non mollerò mai, richiedo a te, con tutto il mio Cuore, di, per piacere, non perdere fiducia in nessuno di noi!

Con questa mia mente simile a un ortaggio, faccio preghiere che, anche se ora non sono di grande aiuto, possa io continuare ad annaffiare e a nutrire, ancora e ancora, questo terreno della mia mente che è disordinato e possa io non mollare mai, così che prima o poi crescerà in un giardino pieno di fiori e frutti dai tanti semi in disintegrità che tu hai piantato, così che sarà di straordinario utilizzo e beneficio altrui, nello stesso modo in cui tu sei di straordinario beneficio a noi !

Grazie mille Ghesce la. Ti vogliamo tanto bene! Per piacere continua ad aiutare me e tutti coloro che hanno bisogno del tuo aiuto. Grazie mille!

Caro Ghesce Gelek la,
In un insegnamento (durante il 3°semestre) hai detto che le persone sono un po’ come dei manghi. In altre parole, hai detto che è difficile determinare se un praticante è bravo o no, così come è difficile determinare se un mango è maturo o no.
A volte sembra maturo, ma non è dolce
A volte è verde, ma è dolce
A volte è verde e non è maturo
A volte è maturo e dolce
Nella mia mente, tu sei un esempio del 4°- esternamente, appari maturo e calmo, controllato, ma ancor più importante è che, internamente, quando uno assapora i tuoi profondi insegnamenti – è di un sapore, dolce come il mango.
Nell’ultima strofa del Supplemento alla Via di Mezzo, Chandrakirti usa un’analogia: paragona la sua mente a un cielo blu scuro, ma i meriti di comporre il testo a luce pura, bianca, come stelle brillanti. Allo stesso modo, anche se sono ancora alla ricerca dell’oggetto di negazione, i tuoi insegnamenti e la tua guida sono come la luce del sole nella grotta buia della mia mente.
Nel riassunto del 3° volume del Lam Rim Chenmo, Tsongkhapa dice “tu hai raggiunto un punto decisivo quando, mentre mediti sui livelli inferiori, il desiderio di ottenere i livelli superiori aumenta e quando studi i livelli superiori, il tuo desiderio di praticare i livelli inferiori diventa sempre più forte …” Penso sia raro trovare un insegnante come te che è abile a guidarci esattamente a questo punto; ora che abbiamo finito il testo sulla visione più elevata dei Madhyamika Prasangika – eravamo ancora pieni di entusiasmo di studiare in modo dettagliato la Presentazione dei Sistemi Filosofici di Jetsunpa.
Mi sono chiesto per tanto tempo se fosse saggio lasciare Dharamshala, un luogo dove ero circondato da tanti Rinpoche e infiniti Geshe, la residenza di Sua Santità il Dalai Lama, per venire in Europa e studiare il Buddhismo Tibetano in Italia. Negli scorsi 2 anni tu hai eliminato quel dubbio. Grazie 100 milioni di volte.

Carissimo Ghesce la,

Non siamo uno, ma non siamo neanche separati da te.
Dipendiamo da te fino all’illuminazione.
Per piacere sii la nostra guida finché diventeremo come te.

Il Dharma non durerà a lungo in questo mondo e tu sei necessario più che mai.
Quindi, per piacere, rimani, vivi a lungo, insegna con la tua infinita pazienza e compassione finché genereremo il sentiero completo nella nostra mente.
Se ci fosse anche solo un essere senziente con il karma di incontrare il Dharma, ma non le condizioni, per piacere benedicici per aiutarlo, così che possa ricevere insegnamenti da te.
Non andare via finché ogni essere senziente ha ottenuto l’illuminazione.

Possiamo noi incontrarti in tutte le nostre vite,
possiamo noi servire i tre gioielli e tutti gli esseri senzienti in tutte le nostre vite.
Da ora fino all’illuminazione per piacere benedicici al fine di diventare come te.

Hai condiviso con noi le parole di Chandrakirti, Nagarjuna e Lama Tzong Khapa e, anche se ora non le comprendiamo, le tue parole porteranno il loro risultato nella nostra mente.

In dipendenza di te come possiamo non riuscire a progredire sul sentiero?
Ma senza di te come possiamo sperare di fare progressi sul sentiero?

Il fondamento di tutte le buone qualità è il gentile e prezioso guru, quindi, per piacere, vivi a lungo, insegna in questa e tutte le nostre vite future, e possiamo noi diventare privi di oscurazioni così che possiamo far splendere la luce degli insegnamenti di Lama Tzong Khapa in questo mondo.

Canzone per Ghesce Gelek per la puja di ringraziamento
Da Germàn Rodriges, studente MP Online

Testo:

Lui porta a noi la luce

Le sue mani, così speciali,
si prendono cura delle parole correttamente.
La sua voce, così chiara,
è come un oceano pieno di saggezza.

Quel suono, bello e vero,
è ancora in volo,
intorno ai mondi,
per tutti gli esseri senzienti,
Lui porta a noi la luce.

Lui porta a noi la luce
Lui porta la luce
Lui porta a noi la luce
Lui porta a noi la luce (x2)