La pazienza è una virtù fondamentale. Un proverbio la descrive come ‘la virtù dei forti’. Quali sono le cause dell’impazienza? Essa può nascere da un senso di disagio, oppure da un desiderio insistente di qualcosa. Se ci troviamo in una situazione sgradevole, siamo impazienti perché desiderosi di uscirne fuori. Se siamo in stato di tensione perché un desiderio è diventato pressante e irrinunciabile, cerchiamo un appagamento nel più breve tempo possibile.
Ecco che l’impazienza si presenta come un’ulteriore elemento di tensione, turbamento e irritazione. Infatti, non solo non ci permette di sperimentare attentamente ciò che stiamo vivendo ma ne cancella la ricchezza, il significato e l’importanza.
Non ci mancano le occasioni per praticare la pazienza. Basti pensare alle code all’ufficio postale, alle attese dell’autobus o dei treni e in tante altre situazioni. Questa virtù può davvero rivelarsi utile per evitare che una situazione sfoci in un conflitto. E’ un antidoto al veleno dell’impulsività perché ci permette di prendere tempo prima di parlare e agire.
La pazienza non è passività e non esclude la fermezza. Produce un cambiamento positivo nelle nostre attitudini e nella relazione con l’altro. Conduce al rispetto reciproco e genera ammirazione per chi la esercita, anche se quest’ultimo non ne ha bisogno.
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