La presenza mentale e il modo corretto di applicarla sono pratiche fondamentali per chiunque aspiri a percorrere il sentiero di liberazione del Buddha.
Per comprendere e praticare correttamente la meditazione di presenza mentale bisogna prendere in considerazione le istruzioni originarie del Buddha sulla pratica dei “Quattro fondamenti della consapevolezza” (satipaṭṭhāna) .
“Quali sono i quattro fondamenti?
1. “Bhikkhu, il praticante si radica nell’ osservazione del corpo nel corpo, accurato, consapevole, con una chiara comprensione, avendo abbandonato ogni desiderio e avversione per questa vita.
2. “Egli si radica nell’ osservazione delle sensazioni nelle sensazioni, accurato, consapevole, con una chiara comprensione, avendo abbandonato ogni desiderio e avversione per questa vita.
3. “Egli si radica nell’ osservazione della mente nella mente ’, accurato, consapevole, con una chiara comprensione, avendo abbandonato ogni desiderio e avversione per questa vita.
4. “Egli si radica nell’ osservazione degli oggetti mentali negli oggetti mentali, accurato, consapevole, con una chiara comprensione, avendo abbandonato ogni desiderio e avversione per questa vita”.
Un ritiro permette un maggiore contatto con il proprio mondo interiore anche attraverso il distacco temporaneo dalle proprie abitudini. Ciò può essere di grande aiuto per un approfondimento della pratica meditativa che spesso nella quotidianità non è possibile. E’ un’esperienza molto ricca, sia per chi si è avvicinato da poco alla meditazione sia per chi è sul sentiero da più tempo. Durante il ritiro saranno date istruzioni riguardo la meditazione che ha come finalità di base quella di sviluppare la quiete mentale e una maggiore consapevolezza delle proprie emozioni, dei propri pensieri e del proprio potenziale spirituale. Questo tipo di meditazione si caratterizza per la semplicità e l’efficacia ed è adatta sia a chi è interessato a percorre il sentiero buddhista, sia a chi vuole approfondire la conoscenza di se stesso ed aumentare il proprio e l’altrui benessere. Il ritiro sarà un’occasione per approfondire gli insegnamenti già ricevuti e una ulteriore possibilità, per chi è interessato, ad avvicinarsi alla meditazione. Il ritiro è adatto sia ai principianti che ai meditanti esperti. Prevede sessioni alternate di meditazione seduta e camminata e discorsi di Dhamma giornalieri.
A tutti i partecipanti viene richiesto il rispetto del Nobile Silenzio e di osservare i cinque precetti per l’intera durata del ritiro. Attenzione: l’uso del cellulare è permesso solo per le urgenze.
Su richiesta ci sarà la possibilità di un colloquio con il Maestro Mario Thanavaro.