“Benché lo scopo di tutti gli insegnamenti del Buddha sia di addestrare la mente, in Tibet è comparso uno speciale insieme di insegnamenti chiamato ‘addestramento mentale’ […]. E’ stato sviluppato dai ghesce Kadampa discepoli di Atiśa e di Dromtonpa a partire all’incirca dal XII° secolo, ma ha le sue radici testuali nella Preziosa ghirlanda di Nāgārjuna e in Impegnarsi nelle azioni dei bodhisattva di Śāntideva, come pure nel Sutra di Ákāśagarbha, nel Sutra di Vimalakīrti, e nel Sutra di Akşayamati, tra gli altri. Adottati da tutte le tradizioni buddhiste tibetane, i testi di addestramento mentale sono centrati sullo sviluppo delle due bodhicitta – la bodhicitta convenzionale, che è l’intenzione altruistica, e la bodhicitta ultima, la saggezza che comprende la vacuità” (The Dalai Lama and Thubten Chodron, In Praise of Great Compassion, The Library of Wisdom and Compassion, vol. 5, 2020).
Nel corso si prenderanno in considerazione i seguenti testi di addestramento mentale: la Ghirlanda di gioielli del bodhisattva di Atiśa Dīpaṃkara (982-1054), le Otto strofe di addestramento mentale di Langri Thangpa (1054-1123), l’Addestramento mentale in sette punti di Chekawa (1101-1175) e Separarsi dai quattro attaccamenti di Sachen Kunga Nyingpo (1092-1158). I testi saranno spiegati in base a due chiavi di lettura. Una prima e fondamentale modalità di spiegazione consisterà nel mettere in luce la freschezza e l’aspetto incredibilmente utile e concreto delle istruzioni contenute in questi testi. Gli esercizi di pensiero presenti in essi si applicano direttamente ai diversi tipi di situazioni che è possibile incontrare nella vita di tutti i giorni e sono di grande beneficio in particolare di fronte a forti emozioni e a esperienze dolorose o ad avversità.
Una seconda modalità di spiegazione consisterà nel riferire tali addestramenti mentali, che gli studiosi occidentali hanno accostato ai cosiddetti “esercizi spirituali” delle filosofie antiche (Socrate, Platone, epicureismo, stoicismo) alla scienza contemplativa buddhista della vacuità della mente e in special modo alla psicologia buddhista e alla sua classificazione dei fattori mentali. Mettendo radicalmente in questione l’egocentrismo e l’afferrarsi all’ego, gli addestramenti mentali permettono di abbandonare la ripetitività delle tendenze negative abituali e gli schemi distruttivi di comportamento, per far riscoprire l’amore essenziale che è presente in ognuno di noi.