Buon 32° Compleanno Sua Santità 11° Panchen Lama

25 APRILE 1989 – NASCITA IN TIBET DEL PANCHEN LAMA DOPO 26 ANNI ANCORA PRIGIONIERO DELLA CINA

L’Istituto Lama Tzong Khapa aderisce alla manifestazione e alla campagna di informazione organizzata dall’Associazione Comunità Tibetana in Italia, Associazione donne Tibetane in Italia, Associazione Italia Tibet del 25 aprile in occasione del 32° anniversario della nascita di Gedun Choeky Nyima.

La Manifestazione si terrà il 25 aprile 2021 in piazza Oberdan(Porta Venezia) a Milano, ore 15:00.

Chi è l’11° Panchen Lama?
Trentuno anni fa nasceva in Tibet Gedun Choeky Nyima riconosciuto nel 1995 da Sua Santità il Dalai Lama come la XI reincarnazione del Panchen Lama, la seconda autorità spirituale del Tibet. Nell’occasione in cui l’Italia festeggia la liberazione dal nazifascismo, vogliamo esprimere pubblicamente un pensiero di solidarietà ai martiri del Tibet e all’XI Panchen Lama che per molti anni fu considerato da Amnesty International il “il più giovane prigioniero politico del mondo”.

Gedun Choekyi Nyima è nato il 25 Aprile 1989 a Lhari in Tibet. L’attuale XIV Dalai Lama Tenzin Gyatso lo ha riconosciuto il 14 maggio 1995, all’età di 6 anni, quale reincarnazione del X Panchen Lama, seconda maggiore carica spirituale del Buddhismo Tibetano. Subito dopo è stato rapito con tutta la famiglia e di lui si sono perse le tracce. Al suo posto il Governo di Pechino ha nominato un Panchen Lama di regime, Gyaincain Norbu, figlio di funzionari governativi, poi educato nella completa adesione alle direttive del Partito Comunista Cinese. Amnesty International definì all’epoca Gedun Choekyi Nyima “il prigioniero politico più giovane del mondo”.

Ad oggi, nonostante le pressioni dell’ONU, di organizzazioni umanitarie Internazionali, gruppi di sostegno alla causa Tibetana, movimenti sindacali, partiti politici e parlamentari di numerose nazioni, le autorità della Repubblica Popolare Cinese hanno solo dichiarato che il bambino e i suoi genitori “sono stati affidati al Partito Comunista per essere protetti dai tentativi di rapimento messi in atto dai seguaci del Dalai Lama e della sua cricca”
Il Panchen Lama filo-cinese non è mai stato accettato dai Tibetani che gli negano ogni legittimità. Il motivo del rapimento del vero Panchen Lama è di natura politica. Per tradizione, dopo la morte del Panchen Lama, il Dalai Lama ne riconosce la reincarnazione e, viceversa. Quindi attraverso un Panchen Lama “di regime”, le autorità cinesi ritengono che, alla morte dell’attuale Dalai Lama, il falso Panchen Lama sceglierà, come massima autorità del Tibet, una figura “fantoccio”, gradita al Partito.