Una tesi di laurea fotografica all’Istituto: la testimonianza di Vittoria

Condividiamo la testimonianza di Vittoria che ha scelto di rappresentare l’Istituto attraverso degli scatti per la sua tesi di laurea in fotografia. Siamo felici di averla potuta accogliere nel Centro e la sua Comunità per questo importante appuntamento della sua vita, la laurea in Libera Accademia di Belle Arti. Non è semplice sottrarsi alle tante attività di gestione che comprende una realtà complessa come l’Istituto, e richieste come queste ci ricordano quanto sia importante mettersi in ascolto e accoglienza, di servizio per gli altri.

“Spero di essere riuscita a trasmettere attraverso i miei scatti ciò che l’istituto ha trasmesso a me ovvero un forte senso di tranquillità e pace, serenità e distacco dalla vita caotica”.
Vittoria

Mi chiamo Vittoria, ho 25 anni, vivo a Crema e da poco ho conseguito la laurea in fotografia presso la LABA, Libera Accademia di Belle Arti di Brescia.

Fin da piccola mi ha sempre caratterizzato la voglia di esplorare, conoscere e viaggiare. Ero affascinata dall’incredibile vastità del nostro mondo dalle diversità che vi sono: le varie culture, i vari modi di vivere e di percepire la vita. Viaggiando è cresciuta in me la passione per la fotografia ed il desiderio di raccontare con uno scatto la mia visione del mondo. La fotografia col tempo è diventata la mia più grande passione e per questo ho deciso di intraprendere questo percorso accademico.

Per il mio elaborato finale di tesi ho realizzato un reportage sul Buddhismo in Italia. Ho scelto questo tema perché in un periodo triste della mia vita, ho scoperto il Buddhismo, che mi ha aiutato a vivere con più consapevolezza e serenità.

Ho iniziato il mio progetto cercando un Centro buddhista e dopo varie ricerche ed incontri ho scoperto l’Istituto Lama Tzong Khapa, che si trova a Pomaia, in provincia di Pisa.

La collocazione di questo Istituto mi ha colpito subito perché è immerso nella natura fra le colline toscane e per la presenza di importanti monumenti e di un vero e proprio corpo monastico.

A quel punto mi sono messa in contatto per chiedere se potessi avere i permessi fotografici per realizzare il mio progetto di reportage.
Il luogo è aperto al pubblico e chiunque può scattare foto all’edificio esterno ma io desideravo entrare nell’intimità del luogo e raccontarlo nel profondo. Desideravo soprattutto incontrare i monaci e poterli rappresentare fotograficamente.

Grazie a Manuela, responsabile dell’ufficio della comunicazione, sono riuscita ad ottenere i permessi di cui avevo bisogno. Per cui sono partita per questo viaggio presso l’Istituto il 14 ed il 15 agosto. Al mio arrivo sono stata accolta da Manuela, che ha avuto la premura di mostrarmi l’istituto e i vari monumenti che ci sono all’interno e mi ha raccontato la sua storia e mi ha presentato a due monaci: Clive e Lamo.

Il ven. Clive mi ha raccontato come si è avvicinato al Buddhismo e alcuni suoi rituali giornalieri come i momenti di meditazione e di studio.

L’incontro con la ven. Lamo è stato molto bello. Nei due giorni di permanenza abbiamo conversato a lungo: mi perdevo nei suoi racconti sulla vita e sui suoi consigli. Percepivo una bontà d’animo ed una purezza in lei che mai nessun è riuscito a trasmettermi. L’immenso amore che traspariva dai suoi gesti o dal meravigliarsi per le piccole cose della vita, che noi diamo per scontate, era stupendo. È la persona che mi è rimasta più nel cuore da questa esperienza.

Le giornate che ho trascorso in questo luogo, sono state come l’immersione in un altro mondo, dove domina la pace e la tranquillità.

È un esperienza che consiglio a tutti, perché penso sia importante fermarsi e vivere consapevolmente il proprio presente.

Ringrazio immensamente Manuela, Lamo e Clive  e tutto l’Istituto Lama Tzong Khapa, per aver reso possibile la realizzazione del mio progetto. Per me è stato davvero un onore avere questa opportunità ed è stata un’ esperienza indimenticabile.

Spero di essere riuscita a trasmettere attraverso i miei scatti ciò che l’istituto ha trasmesso a me ovvero un forte senso di tranquillità e pace, serenità e distacco dalla vita caotica.

Vittoria
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