Con questo titolo Ego, Attaccamento e Liberazione, Lama Thubten Yeshe ha guidato nel 1975 un ritiro di meditazione in Australia. Nel 2006 Lama Yeshe Wisdom Archive ha pubblicato in inglese la trascrizione degli insegnamenti e Nalanda Edizioni ha recentemente pubblicato la traduzione in italiano. Il titolo completo è Ego, Attaccamento e Liberazione: Superando la vostra Burocrazia Mentale.
In queste tre parole c’è l’intero processo per ottenere la pace mentale e iniziare a conoscere la natura della nostra mente. Nell’introduzione al testo, Lama ci spiega quale deve essere la nostra motivazione: “Durante i prossimi cinque giorni voglio investigare e provare a scoprire e comprendere la mia vera natura e quindi riconoscere le mie concezioni distorte e le azioni sbagliate. Dal momento in cui sono nato fino ad oggi sono stato controllato dalla mia mente condizionata e insoddisfatta. Sebbene il mio unico desiderio sia quello di avere la felicità e l’appagamento infiniti, sono continuamente sbattuto su e giù dalle condizioni esterne.
Sono completamente oppresso dalla mia mente incontrollata e insoddisfatta. In nessun tipo di situazione ho libertà e anche se la mia mente ingannevole e arrogante continua a illudermi: “Sono felice, sono libero”, ogni attimo di felicità che provo è precario. Se un altro mi perseguita o mi opprime, non posso sopportarlo neppure per un giorno, ma se rifletto più profondamente, mi accorgo che dal momento della mia nascita, la mia mente incontrollata non mi ha mai dato la pur minima possibilità di gioire liberamente: è da sempre stata completamente schiavizzata dalle condizioni esterne.”
In questo corso seguiremo lo stile di Lama Yeshe, fermandoci spesso per riflettere sulle parole dell’insegnante e osservando con l’introspezione se quanto insegnato si verifica nella nostra mente.
Lama Thubten Yeshe è il Guru Radice di Massimo Corona, che ha incontrato a Kopan nell’aprile 1971. Da quel giorno ha ricevuto molti insegnamenti ed iniziazioni da Lama, fino a quando ha lasciato il corpo nel 1984. Massimo racconta: “Fin dai primi giorni a Kopan, quando Lama insegnava, era come se leggesse nella mia mente, mostrandomi come la mente incontrollata è la sorgente di ogni sensazione, ogni azione del corpo, parola e mente. Mi sembrava che parlasse di me, di quello che provavo, sentivo. Quando lo andai a trovare per la prima volta, nella sua cameretta, gli chiesi: Lama, tu ci hai detto che dobbiamo osservare la nostra mente, ma chi è che osserva? Lama non rispose direttamente, ma prese un bicchiere vuoto e ci versò dell’acqua, poi versò ancora dell’acqua da un recipiente diverso e mi chiese: Puoi distinguere le due acque? Fu come fossi colpito da un fulmine, la risposta apparve come in un lampo.”
Lama Yeshe fu anche la prima causa per la nascita dell’Istituto Lama Tzong Khapa. Fu lui che convinse Giuseppe Corona a finanziare l’acquisto e la ristrutturazione della villa Ciampolini. Fu Lama che approvò la scelta di Pomaia, tra diverse altre possibilità, e continuò questo rapporto di reciproco rispetto con il padre di Massimo, fino alla sua morte nel 1984.
Quest’anno quindi, ricorrono 40 anni da quando Lama Yeshe ha lasciato il corpo. Per ricordarlo, la cosa migliore è praticare i suoi insegnamenti. Questo ritiro ne è l’occasione.