“Tiziano Terzani, il viaggio della vita”: proiezione del film e incontro con il regista Mario Zanot e Angela Staude Terzani

Siamo felici  di annunciare che Domenica 30 luglio alle ore 20:15 l’Istituto Lama Tzong Khapa presenterà Tiziano Terzani, il viaggio della vita, il documentario che ripercorre l’avventura umana e professionale del grande giornalista e scrittore fiorentino.

In sala sarà presente il regista Mario Zanot per dialogare con il pubblico insieme a Angela Staude Terzani che ci racconterà della sua vita con Tiziano. Modera l’incontro Lucia Landi, presidente dell’Istituto Lama Tzong Khapa. Interviene il ven. Massimo Stordi di Sangha Onlus.

Dopo “Anam, il senzanome“, che raccoglie l’ultima intervista a Tiziano Terzani,  Mario Zanot in questo documentario, della durata di circa un’ora, approfondisce la figura del grande giornalista e scrittore e del suo percorso straordinario da reporter di guerra a uomo di pace, consapevole della propria fragilità.

Un lavoro durato due anni, in cui si ritrovano 50 ore di registrazioni audio, 15 ore di Super 8 di famiglia, 5000 foto dell’archivio Terzani, 20 ore di altro materiale d’archivio, animazioni 3D, illustrazioni originali e motion graphic: tanti elementi diversi che si fondono per ripercorrere la vita di Tiziano Terzani fin dall’infanzia. 

Grazie a registrazioni audio inedite realizzate dal figlio Folco, è Terzani stesso, con la sua inconfondibile voce, a narrare le tappe più significative della vita che è stato capace di inventarsi giorno dopo giorno, con determinazione e fantasia.

Alla voce narrante di Monica Guerritore il compito di congiungere tra loro i capitoli di questo incredibile viaggio. 

“Un documentario che ci riguarda tutti – si legge in una nota stampa della produzione – perché ripercorrendo le gioie e le delusioni che hanno segnato l’avventura umana di Tiziano Terzani capiamo come e perché il corrispondente di guerra abbia scelto di diventare un “uomo di pace”. 

Informazioni utili alla partecipazione

  • Evento gratuito ad offerta libera fino ad esaurimento posti. No prenotazione.
  • Data e orario: Domenica 30 luglio ore 20:15 nella tensostruttura
  • Durata 58 minuti – Produzione STORYTELLER
  • Indirizzo: Istituto Lama Tzong Khapa, Via Poggiberna 15, Pomaia di Santa Luce (PI)
  • Possibilità di cenare il 30 luglio: Prenotazioni esclusivamente entro giovedì 27 luglio scrivendo a segreteria@iltk.it  e previa conferma. 

Attività all’Istituto precedenti all’evento

  • Visita guidata: Si inizia alle ore 16:00 con la visita guidata (offerta libera) con la Monaca Carla. Non è necessaria la prenotazione. Punto di ritrovo Cortile interno alla Ruota di preghiera (maggiori info: https://www.iltk.org/chi-siamo/visita-guidata/
  • Giardino del tè aperto dalle ore 16.00 alle 20:00.
  • Bar/Shop aperti fino alle ore 20:00. Possibilità di aperitivo presso il bar dalle ore 18:00 alle ore 19:30

Guarda il trailer

Tiziano Terzani, fiorentino, corrispondente di guerra, è stato uno dei giornalisti più noti a livello internazionale e autore di libri di grande successo in Italia come Un indovino mi disse e Un altro giro di giostra, con più di 2.500.000 copie vendute. Profondo conoscitore dell’Asia, è stato per oltre 25 anni corrispondente del settimanale tedesco Der Spiegel e ha collaborato con il Corriere della Sera, l’Espresso e la Repubblica.

Angela Terzani Staude nasce a Firenze da genitori cosmopoliti tedeschi. Il padre era pittore, la madre architetto. Giovanissima, incontra Tiziano Terzani. Con lui passa un primo decennio di studi e di lavoro tra Europa e Stati Uniti. Traduce dal tedesco opere di Jakob Burckhardt, Freud, Jung e altri. Nel 1972, col marito diventato giornalista e i due figli piccolissimi, Folco e Saskia, parte per l’Asia dove vivranno per trent’anni. A Singapore e l’Asia del Sudest seguono, dopo la fine della guerra in Vietnam, anni a Hong Kong, in Cina, Giappone e India. Del suo diario, regolarmente tenuto, pubblica Giorni Cinesi (1987) e Giorni Giapponesi (1994). Dal 2004 vive a Firenze occupandosi del lascito letterario e fotografico di Tiziano Terzani. Scrive le introduzioni ai suoi libri usciti postumi (Fantasmi, Un’Idea di Destino, in America) ed è presidente della giuria del Premio letterario internazionale “Tiziano Terzani” dell’ Associazione vicino/lontano di Udine. L’ultimo libro pubblicato
 L’età dell’entusiasmo: La mia vita con Tiziano, edito da Longanesi (disponibile allo shop dell’Istituto) è la sua autobiografia. 

Mario Zanot

Regista, produttore e giornalista, Mario Zanot alterna la sua attività  di documentarista e sceneggiatore a quella di VFX supervisor per il cinema. E’ membro dell’European Film Academy, ha insegnato alla Scuola d’arte cinematografica Gianmaria Volontè di Roma e alla Civica Scuola  di Cinema Luchino Visconti di Milano.

Zanot inizia a lavorare in RAI nel programma Orizzonti della scienza e della tecnica di Giulio Macchi, per il quale realizza documentari su Stonehenge e su Ebla. Con Bruno Munari realizza il pluripremiato documentario dal cucchiaio alla città, storia del design italiano.

Pioniere del digitale, nel 1985 porta in Italia il primo sistema di computer animation 3D della Abel Image Research di Los Angeles. È il primo passo verso un nascente, grande interesse nei confronti delle nuove tecnologie digitali applicate al cinema. Con  Harvest Film Productions realizza il film lassù dove vivono gli Incas, vivendo per due mesi tra i membri della piccola comunità dei Q’eros, nascosti a 3.900 metri di altezza tra le Ande peruviane. Il film vince il Festival del documentario italiano Libero Bizzarri e la Rassegna Internazionale del Film Documentario di Trento.

Nel 2000 fonda Storyteller, con cui realizza la docu-fiction Il sogno di Leonardo, che vince il primo premio al Chicago International Film and TV Festival. Con questo film Zanot si misura con la complessa personalità del genio di Vinci, utilizzando per la prima volta la CGI per ricostruire le macchine di Leonardo. Poi dirige per Discovery Channel e Mediaset numerose docu-fiction sui grandi personaggi della storia: Archimede, Imhotep, Montezuma, Giulio Cesare, Genghis Khan.

Nel 2002 è co-sceneggiatore della serie RAI Alpha Cyber: 8 puntate da 50 minuti. Nello stesso anno produce per Rai 10 puntate della serie Nuovi Artisti Contemporanei, un indagine condotta assieme a Pino Corrias sulle nuovo tendenze dell’arte italiana.

Dall’incontro col premio Nobel della letteratura 1988, l’egiziano Naguib Mahfouz, nasce la sceneggiatura di figli di un unico dio, sviluppata con il sostegno del programma MEDIA della comunità europea, prima tra i circa 300 progetti presentati.

Nel 2004, due mesi prima della sua morte, Tiziano Terzani concede a Zanot la sua ultima intervista, che diventa il documentario Anam il Senzanome, il suo testamento morale e spirituale, un grande successo di pubblico e critica. Andato in onda sulle reti Mediaset e  poi distribuito in DVD nelle librerie, ha venduto 80 mila copie e continua ad essere richiesto in tutt’Italia.

Per promuovere il messaggio di pace di Terzani, Zanot ha  organizzato  più di 150  dibattiti sulla figura del grande giornalista scomparso in Italia, Svizzera, Germania, Inghilterra, Vietnam. Dopo l’incontro con Terzani, Zanot decide di dedicarsi a un film tratto dal suo libro più famoso, Un indovino mi disse. La sceneggiatura ha avuto il finanziamento del Media Program europeo.

Nel 2007 intervista nel carcere militare di Phnom Penh uno dei leader dei khmer rossi, Duch, sotto processo per la tortura e lo sterminio di 17 mila persone.  Zanot riesce a penetrare nel carcere con la complicità delle guardie e rimane per un’ora a parlare con questo criminale cambogiano. Il risultato è il film TV il macellaio di Phnom Penh, un’agghiacciante testimonianza non solo della ferocia e della stupidità del regime dei  Khmer rossi, ma anche delle insondabili crudeltà dell’animo umano.

Nel 2009 lavora con Giuseppe Tornatore al film Baaria, come regista della seconda unità e visual effects supervisor. Un’esperienza che prosegue nel 2010  a fianco di Nanni Moretti, con lo stesso ruolo, nel film Habemus Papam. La sfida, in questo caso, era quella di riuscire a ricostruire il Vaticano in digitale, poichè la Curia, dopo aver letto la sceneggiatura, aveva negato  a Moretti e Fandango il permesso per le riprese.

Stessa situazione nel 2011 per il film Diaz, don’t clean up this blood, la ricostruzione del massacro compiuto da reparti della polizia nella scuola Diaz di Genova. In mancanza di permessi per girare in quella città, la scuola Diaz viene ricostruita a Bucarest, e tutti gli esterni elaborati in digitale.  Per questo film, Zanot riceve il David di Donatello.

Nel 2012 Zanot è di nuovo con Tornatore per il film La migliore offerta, girato  tra Trento, Milano, Praga, Vienna, Budapest.  Seguono poi, tra gli  altri, Mia madre di Nanni Moretti, La Corrispondenza ancora con Tornatore, La Macchinazione di David Grieco,  nella quale vengono ricostruiti gli ultimi giorni di vita di Pier Paolo Pasolini. In occasione del decennale della morte di Tiziano Terzani, Zanot cura la regia e la produzione di un grande concerto a Firenze che vede un pubblico di quasi 2.500 persone.  Tre ore di film, parole, musica al quale partecipano Monica Guerritore, Simone Cristicchi, Irene Grandi, Alessandro Benvenuti,  Paola Maugeri e  tanti altri artisti.

Nel 2015, con Giuseppe Vigna,  scrive la sceneggiatura di Operazione Chaos, incentrato sulla morte ancora misteriosa dell’editore di sinistra Giangiacomo Feltrinelli.

Poi, nei primi mesi del 2018 lavora alla serie TV Rai I Topi, con Antonio Albanese, al film di Paolo Zucca L’Uomo che comprò la  luna e a Bernie e il giovane  faraone di Marco Chiarini, produzione Disney. Seguono Agadah di Alberto Rondalli, Il mio nome è Thomas di Terence Hill, The last words di Jonathan Nossiter, Leonora Addio di Paolo Taviani.

Il 2022 è l’anno di Tiziano Terzani, il viaggio della vita,  della collaborazione ai film Mi fanno male i capelli di Roberta Torre, Oceani di Tommaso Santambrogio, della pre-produzione di Operazione Chaos, l’enigma Feltrinelli e dell’ultimo film di Eran Riklis, Leggere Lolita a Teheran, di cui è iniziata la post- produzione a maggio 2023.

Lucia Landi

Classe 1977, sposata con due figli Dharma e Libero Sati. Avvocato con un master in Relazioni di Lavoro e Laurea in Filosofia, Etica ed Estetica. Presidente dell’Istituto Lama Tzong Khapa.

Da molto anni Dirigente del settore privato con Responsabilità in tematiche di Risorse Umane, Organizzazione, Formazione e Change Management.

Relatore e docente a numerosi convegni e seminari e nel 2022 anche al Corso di Perfezionamento in Mindfulness e contesti organizzativi presso l’università di Pisa.

Dal 2017 nel Consiglio Direttivo dell’Istituto Lama Tzong Khapa di Pomaia e nel 2021 con il ruolo di Vice Presidente.

“Ho incontrato il Dharma quando avevo circa sedici anni e mi ha completamente cambiato la vita; ho avuto la fortuna di frequentare l’Istituto e di scegliere di stare a Pomaia ogni volta mi fosse stato possibile, prima sola con mio marito, adesso con i miei figli e le nostre cagnoline.
Mi affido con sincerità  ai Maestri e considero Sua Santità il Dalai Lama la mia guida e la mia ispirazione”.